Il progetto “Maternità Sicura” è realizzato con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia Assessorato alle politiche della pace, della solidarietà e dell’associazionismo.

Il progetto prevede iniziative volte a promuovere la salute madre-bambino presso il distretto di Wolisso Woreda, South West Shoa Zone, regione di Oromia in Etiopia. Questo distretto, che conta circa un milione di abitanti, è servito da un unico ospedale, il St. Luke Catholic Hospital, partner locale del progetto.

Il progetto nasce dall’analisi della situazione locale che evidenzia i dati seguenti:

  • La mortalità dei bambini sotto i 5 anni d’età è aumentata nell’ultimo decennio, attestandosi ai valori di circa 161 morti per 1000 nati.
  • 870 donne su 100.000 muoiono durante il parto per complicanze legate al travaglio o alla gravidanza.
  • Il numero di parti all’anno avvenuti presso l’Ospedale di Wolisso è quasi triplicato dal 2001 al 2004 passando da 391 a 1078 con un trend ancora in crescita durante il 2005.
  • Il 43% dei parti risultano complicati (estrazioni con forcipe, rotture d’utero…).
  • La mortalità materna correlata al parto è circa dell’ 1%; quella perinatale si attesta all’11,7%.

Sulla base dell’idea chiave del progetto, l’Associazione proponente ha avviato un fitto dialogo con alcuni soggetti del FVG, ottenendo l’adesione del Dipartimento di Epidemiologia dell’Università di Udine, dell’ASS. n. 4, della Cattedra e Scuola di Specializzazione in Ginecologia ed Ostetricia dell’Università di Udine e del Centro Ernesto Balducci di Zugliano.

Il “Millennium Development Goals Report” identifica nella riduzione della mortalità infantile e nella tutela della salute materna due obiettivi chiave nell’ottica dello sviluppo dell’Etiopia. Questi vengono pertanto assunti come obiettivi generali, tra loro indissolubilmente collegati, del progetto.

Gli obiettivi del progetto sono:

  1. Sostenere i servizi di prevenzione prenatale e  postnatale a livello ospedaliero.
  2. Aumentare il collegamento tra l’ospedale e le aree periferiche del distretto.
  3. Sensibilizzare e preparare la futura classe medica della regione alle tematiche della cooperazione internazionale e del diritto fondamentale  alla salute, nei paesi del terzo mondo; si vuole così contribuire a diffondere l’idea di come il medico debba essere  coinvolto in prima linea nella lotta alle ingiustizie sociali, coerentemente con quanto il WHO afferma dicendo che la Salute  non può prescindere da un contesto di uguaglianza e giustizia sociale.
  4. Aumentare la conoscenza della situazione sanitaria, e in particolare della salute madre-bambino nel distretto di Wolisso.
  5. Assicurare una corretta gestione del progetto.

I risultati previsti sono:

  1. Aumento delle visite perinatali e diminuzioni delle gravidanze a rischio identificate.
  2. Aumento delle donne in gravidanza che ricevono assistenza da personale sanitario.
  3. Consapevolezza dei temi di Salute Globale e interesse per i temi della mondialità e della cooperazione allo sviluppo.
  4. Messa a punto di un sistema per il monitoraggio costante  dei dati; rilevazione dello stato della salute madre-bambino nel distretto di Wolisso.
  5. Corretta gestione finanziaria, amministrativa e contabile del progetto. Efficace diffusione dei risultati sul territorio regionale, attenzione ai temi della valutazione.

Le attività previste sono (in sintesi):

  1. Attività volte a migliorare la dotazione dell’ospedale e il livello della prestazione sanitaria.
  2. Servizi di messa in rete dell’ospedale con il territorio del distretto.
  3. Momenti di informazione/educazione/sensibilizzazione tra gli studenti universitari delle facoltà di medicina in FVG.
  4. Attività di analisi e rilevazione di dati, campagne di informazione sanitaria.
  5. Attività volte alla corretta gestione del progetto.

 

Relazione finale progetto Maternità sicura [PDF]